martedì 17 febbraio 2015

Il seggio vacante (J.K. Rowling) - Recensione

"Chi può tollerare di sapere quali stelle sono già morte? 
C’è qualcuno al mondo che possa sopportare di sapere che lo sono tutte?"
 
Recensione senza spoiler:

Titolo: Il seggio vacante (The casual vacancy)
Autore: J.K. Rowling
Anno di pubblicazione: 2012
Genere: Romanzo tragi-comico
Pagine: 503

Voto:

Commento:
Barry Fairbrother è un uomo altruista che oltre al lavoro di banchiere, è un esponente importante nel Consiglio cittadino e allenatore della squadra di canottaggio.
Quando muore all'improvviso, famiglia, amici e concittadini si ritrovano a dover fare i conti con la sua assenza e scoprono quanto fosse importante nella comunità. La lotta per il suo posto avviene senza esclusione di colpi perché è fatta di maldicenze e pettegolezzi nascosti dietro falsi sorrisi; tutti tirano fuori il peggio di sè e si scatenano cattiverie e ripicche fra ricchi e poveri, mogli e mariti, adolescenti e genitori.

I personaggi sono tantissimi e questo rende la storia ricca di sottotrame ma ammetto che ho avuto difficoltà a ricordare legami e parentele, dovendo spesso tornare a rileggere alcune parti. Forse qualche personaggio in meno avrebbe giovato alla caratterizzazione degli altri, rendendoli più completi e memorabili.
Interessante l'utilizzo dei diversi punti di vista che ci permetteno di apprezzare le diversità dei vari caratteri e annullano la concezione di "buoni" che compiono sempre buone azioni e "cattivi" che fanno solo cose malvagie (beh, quasi sempre, alcuni sono davvero indifendibili).
Pur avendo molte scene simpatiche, questo libro è cupo e tragico, ma è proprio questo che lo rende verosimile perché nella vita vera purtroppo non c'è la magia che risolve tutto.

Da questo romanzo è stata tratta la miniserie omonima in onda in questi giorni sulla BBC e devo dire che durante la lettura, ancora prima di sapere la notizia, ho avuto più di una volta l'impressione che alcune situazioni siano state appositamente solo accennate pensando già ad una futura trasposizione. La Rowling ormai è una veterana nel mondo dello spettacolo e evidentemente sa il fatto suo, speriamo perlomeno che la miniserie sia benfatta e godibile.

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