domenica 26 ottobre 2014

Crawford-Starling-Lecter-Gumb - Approfondimento

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"È tardi per una lezione, stasera."
"Questa è una scuola notturna
"

Continua il viaggio in Hannibaland alla scoperta di tutto ciò che riguarda il personaggio di Hannibal Lecter e i suoi "compagni di avventura".
Stiamo analizzando il libro "Il silenzio degli innocenti" e tutto ciò che ne è derivato e questa volta andiamo a conoscere meglio i rapporti tra i personaggi principali del romanzo.

Mettendo a confronto i protagonisti del romanzo Jack Crawford, Clarice Starling, Hannibal Lecter e Jame Gumb si possono creare dei parallellismi con i ruoli che Thomas Harris ha assegnato loro, trovare simpatiche o inquietanti somiglianze, scoprire opposizioni e complementarietà.

Crawford è superiore e più abile di Clarice come Lecter lo è con Gumb; nel contempo Clarice impiega tutte le energie per fronteggiare Gumb, come Crawford cerca di fare con Lecter.


CRAWFORD-LECTER:

Crawford e Lecter sono i burattinai che sovrastano gli altri personaggi e muovono i fili da dietro le quinte. Entrambi hanno una visione d'insieme quasi completa della situazione ma la mantengono segreta e la usano per i loro scopi: Crawford conosce il modo di agire di Hannibal e manda Clarice da lui con false informazioni in modo che le reazioni della ragazza siano vere. Hannibal sa bene chi è Gumb, ma centellina le informazioni su di lui in modo da riuscire a ricavarne il massimo.


Come Crawford conosce Clarice e la sua difficile infanzia, così Lecter è a conoscenza del passato di Gumb e di quello che ha fatto fin da piccolo; entrambi sfruttano le informazioni in loro possesso ma sempre restando nell'ombra e lasciano che siano le "nuove reclute" ad agire.

Crawford è un insegnante per Clarice e prende seramente il suo ruolo: ha conosciuto la ragazza mentre faceva lezione nella sua università ed è riuscito ad ammaliarla così tanto con i suoi discorsi da convincerla a diventare una sua allieva. Crawford vede in lei delle potenzialità nascoste, così la tiene d'occhio e, quando la ritiene pronta, la sceglie e le dà la possibilità di mettersi alla prova, senza mai smettere di farla da mentore e cercando di nascondere la manipolazione. 
Al pari di Crawford, abbiamo Lecter che fin dal primo incontro si pone come maestro di Clarice e, ritenendosi intellettualmente superiore, la tratta come una persona incompleta con una personalità da plasmare. Lecter non si accontenta di essere un semplice informatore, ma vuole diventare una guida per la ragazza e cerca di farle seguire esattamente la strada che ha immaginato per lei.

Sia Crawford che Lecter sono convinti di essere più furbi dell'altro e di riuscire ad agire in modo imprevisto, in realtà Lecter non si accorge che Crawford ha messo in atto un piano dettagliato che lui sta involontariamente seguendo alla perfezione nei suoi contatti con Clarice.
Nel contempo, però, Lecter usa la sua brillante intelligenza per scoprire cose che non dovrebbe sapere, come il passato di Clarice o la triste situazione di Bella, quindi riesce comunque a sconvolgere e deconcentrare Crawford portando a termine il suo piano di fuga.

Entrambi si fanni prendere la mano dal loro ruolo di insegnanti e finiscono con il sottovalutare Clarice: Crawford non le dà abbastanza credito nella fase finale, seguendo una pista sbagliata e rischiando di bloccare l'intuizione della ragazza. Lecter, invece, la sottovaluta fin all’inizio credendola una sempliciotta che si diverte a prendere in giro, ma comincia subito a ricredersi e la sorpresa nel vedere quello che riesce a fare, diventa ammirazione e poi quasi paura dato che arriva a chiederle di non cercarlo.

Quindi alla fine sia Crawford che Lecter falliscono nel loro piano originale: Crawford voleva usare Clarice per trovare informazioni su Gumb ma pensando di riuscire ad arrestarlo personalmente, invece l'allieva supera il maestro e Clarice arriva fin dove lui non avrebbe mai pensato.
Allo stesso modo Lecter voleva dominare Clarice e riuscire a guidarla a suo piacimento, invece lei, nonostante rinunci all'orgoglio e finga sottomissione, riesce a mantenere sempre il controllo della situazione.



LECTER-GUMB:

Sia Jame Gumb che Hannibal Lecter sono dei brutali assassini che non provano alcun rimorso anche dopo le azioni più spregevoli eppure i due sono così diversi e spesso si comportano in modo così opposto da sembrare l'uno complementare dell'altro:

Lecter è freddo, razionale e sempre perfettamente controllato; i suoi omicidi sono precisi e perfetti nei minimi dettagli. Gumb al contrario si fa dominare dalla passione e dalla foga e perde l'autocontrollo quando si arrabbia.
 Lecter sceglie le sue vittime tra chi gli ha fatto un torto o si è comportato in modo maleducato e quindi, almeno nel suo modo di pensare, uccide solo chi se lo merita. Anche prima di fuggire ordina le costolette d'agnello ma non le mangia e preferisce uccidere i secondini.
Le vittime di Gumb, invece, sono ragazze innocenti, come un agnello sacrificale: la loro unica "colpa" è quella di avere bella pelle in abbondanza.
Lecter si pone come un essere superiore che ha il potere di giudicare gli altri e di decidere se devono vivere o morire a seconda dei loro comportamenti. Gumb, invece, si sente inferiore alle proprie vittime ed è geloso di loro perché hanno qualcosa che a lui manca.
Lecter uccide per dimostrare la sua forza e la sua superiorità, la morte degli altri gli permette di affermare la sua identità. Gumb, invece, si vergogna di se stesso e uccide per potersi trasformare in qualcos'altro e poter finalmente trovare una sua identità.
Lecter mangia le vittime perchè diventino parte di lui e rafforzino il suo essere; Gumb scuoia le vittime per coprire il corpo che non vuole e creare un nuovo essere che possa finalmente amare.



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A domenica prossima con Ispirazione per Jame Gumb - Approfondimento e
                                       Capitoli 40-49 - Approfondimento 

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Post precedenti:
  Il silenzio degli innocenti [il libro] - Recensione 
  Il silenzio degli innocenti [il film] - Recensione
  Serie tv->Il silenzio degli innocenti [libro] (1) - Quotes
  Serie tv->Il silenzio degli innocenti [libro] (2) - Quotes
 
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